lunedì 18 gennaio 2016

Petto di tacchino fritto alla siciliana


 

Il tacchino, in compagnia di galline, anitre e oche, era un inquilino frequente nei pollai dei nostri paesi agricoli, prima che cambiassero l'economia, le  abitudini e le risorse, con i pro e i contro, come per tutte le cose.
Con quel colore verde cangiante  e il bargiglio penzolante dal becco, ma soprattutto con il ventaglio della coda sfoggiato nel fare la ruota, il tacchino si distingueva per il portamento lento e maestoso e quel "gluglugluuuu" gutturale. Noi bambini ci si teneva a rispettosa distanza, specialmente se indossavamo qualcosa di rosso, perchè il "lucio", altro nome locale del nostro volatile, si diceva che andasse su tutte le furie vedendo questo colore e ci avrebbe rincorso e beccato  senza scampo! Come il toro, insomma...e ciò serviva anche per prendere in giro chi rinnovava un vestito rosso "se ti vedino 'e luci...",con una sfumatura di sottintesi un po' maliziosi.
Poi, a tempo debito, il nostro bellicoso protagonista finiva in tavola, opportunamente cucinato in tanti modi gustosi, come questo petto di tacchino fritto alla siciliana.
Come per  preparare la cotoletta viennese  anche in questo fritto il tocco diverso viene dalla particolare impanatura. La  sua caratteristica infatti è un bel colore  ambrato, dovuto alla presenza del pomodoro nell'impanatura ed un profumo che dona alla preparazione un tocco "mediorientale".

Ingredienti e preparazione:
  • Mettere i filetti di petto di tacchino in infusione nell'uovo sbattuto salato per due ore.
  • Preparare l'impanatura aggiungendo ad una abbondante quantità di pane grattato (essendo umida l'impanatura rende meno) due spicchi di aglio  ed una manciata di foglie di basilico tritati.
  • Unire due  cucchiai di passata di pomodoro e lavorare a lungo fino ad avere un composto leggermente umido e senza grumi.
  • Procedere ad impanare le fettine di petto, scolandole dall'uovo e cercando di ricoprirne la superficie in modo omogeneo.
  • In una padella portare l'olio di semi ad alta temperatura, senza farlo fumare: immergere ogni pezzo nell'olio (ripassandolo o meno dall'uovo, secondo i gusti) e friggere, girando da entrambi i lati, per pochi minuti.
  • Scolare su carta assorbente e servirecon il contorno preferito.

11 commenti:

  1. buon inizio di settimana e grazie per questa nozione sul Lucio :) C'è sempre da imparare! Che golose queste fettine, ne assaggerei subito un paio molto volentieri!

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    1. Ciao Luna,
      in realtà il fritto è sempre, a amodo suo, molto seducente!:-D

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  2. Molto appetitoso questo tacchino fritto, mi piace!!!!

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    1. Questa ricetta l'ho imparata da una collega che a sua volta l'aveva conosciuta presso i parenti siciliani e laggiù la cucina è veramnte favolosa!!

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  3. Buone le fettine di tacchino fritte e con il tuo racconto mi hai fatto tornare indietro nel tempo. Anche mia mamma allevava delle galline, oche, tacchini anatre... e come te, sempre avevamo paura del tacchino, sopratutto quando avevamo qualcosa di rosso addosso. Ora ormai siamo tutti lontani e non li tengono più, se non, qualche gallina più per compagnia che per mangiarla. Buona serata ! Claudia

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    1. Ciao Claudia ( sei la figlia di Andreea? So solo che sei co-titolare del blog, complimenti anche a te!!)
      Gli animali da cortile erano parte integrante della vita familiare, tutti ne avevano e era una festa quando nascevano anatroccoli e pulcini!!Bei tempi!

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    2. Non sono io la figlia, ma Andreea è mia figlia e abbiamo aperto il blog insieme e finché la vita non ci separa, andiamo avanti sempre insieme ! Buona serata !

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    3. Non sono io la figlia, ma Andreea è mia figlia e abbiamo aperto il blog insieme e finché la vita non ci separa, andiamo avanti sempre insieme ! Buona serata !

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    4. ...una cosa meravigliosa, un'intesa filiale-materna che porta a condividere anche le piccole cose.Grandi auguri a tutte e due, con tutto il cuore!<3 < 3 <3

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  4. Oh che variante interessante *__* Io che preferisco le carni bianche, devo assolutamente fare una prova!
    Ciao e buona settimana Fata ^_^

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    1. Ciao Glò,
      con questa e altre ricette il tacchino è entrato trionfalmente a casa nostra ed è sempre il benvenuto...in tavola!
      :-D

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